Indennità e assunzioni: il punto con l’Assessore Saccardi

Le misure per il sistema sanitario durante (e oltre) l’emergenza Coronavirus

Dalle indennità riservate agli operatori sanitari impegnati a fronteggiare il Coronavirus alle assunzioni in emergenza. All’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi abbiamo chiesto di fare il punto sul tema delle risorse messe a disposizione dalla Regione per il personale in prima linea nella lotta al Covid 19. E sulle assunzioni che hanno permesso di integrare in forze, anche sul lungo periodo, il sistema sanitario pubblico toscano.

Assessore, perché è importante essere arrivati a questa legge?

«È importante perché questo modo siamo riusciti a dare un segnale concreto e tangibile al personale sanitario che si è trovato in prima linea ad affrontare un’emergenza assoluta. Oltre a dirgli un grande grazie virtuale volevamo dare un segnale concreto di attenzione e di riconoscenza. Il Governo ha dato alla Toscana 15 milioni di euro per erogare queste premialità aggiuntive; la Regione ha ritenuto di raddoppiarle mettendoci del proprio, per riuscire a dare maggiori risorse al tutto quel personale che vive con maggior rischio personale questa situazione di difficoltà».

 

Come ci si è arrivati?

«Abbiamo fatto un accordo con le organizzazioni sindacali e successivamente una legge, perché era necessario stanziare le risorse in bilancio. Con la delibera 535 del 21 aprile abbiamo declinato i contenuti, la decorrenza e l’entità del beneficio economico giornaliero che eroghiamo in relazione al grado di esposizione al virus. Abbiamo stabilito tre fasce: 45 euro per alta esposizione al rischio, 25 euro per media e 20 per bassa esposizione. Tutto questo in modo orizzontale cioè senza distinguere tra medici, infermieri e Oss. Considerando tutti uguali».

 

L’iniziativa durerà nel tempo?

«Per il momento è limitata a questo periodo, anche perché si tratta di una misura legata all’emergenza Coronavirus, attiva dal 17 marzo al 30 aprile. Se l’emergenza dovesse proseguire ci organizzeremo di conseguenza».

 

Ci sono state altre misure a sostegno del personale sanitario?

«Considerato che abbiamo chiamato rapidamente i professionisti sanitari, dando 7 giorni per accettare, per gli infermieri e i medici assunti in emergenza abbiamo previsto di mettere a disposizione alberghi sanitari e alberghi convenzionati. A tale scopo abbiamo stretto un accordo con l’Ordine dei medici e con l’Ordine degli infermieri per ospitare gratuitamente, per 3 mesi, i professionisti sanitari nel caso in cui avessero difficoltà a trovare un alloggio e non sapessero dove andare».

 

Quanto è aumentato il personale sanitario toscano dall’inizio dell’emergenza a oggi?

«Abbiamo assunto quasi 2300 professionisti, di cui 1400 infermieri. Di questi ultimi 1200 sono stati assunti a tempo indeterminato, grazie anche a una graduatoria capiente, con circa 3800 persone. Avevamo fatto da poco il concorso e questa è stata una grande fortuna. Si tratta di professionalità che resteranno acquisite al sistema anche trascorsa la fase emergenziale. Sul fronte degli Oss ne abbiamo assunti 570 di cui 469 a tempo indeterminato da graduatorie esistenti. E infine 103 medici specializzandi e 151 specializzati».

 

 

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