Toscana prima in Italia nell’offerta di organi e tessuti

Il commento dell’assessore Saccardi: «Importante che ognuno continui a fare la propria parte»

Donazioni e trapianti non si fermano, soprattutto in Toscana che si conferma da gennaio a marzo la prima Regione d’Italia nell’offerta di organi e tessuti. Secondo il Centro nazionale trapianti, si parla di una proiezione di cento donazioni per milione di abitanti contro una media nazionale di 41,4. «È la forza del cuore toscano – sottolinea l’assessore alla salute della Toscana, Stefania Saccardi – ed è importante che ognuno continui a fare la propria parte. La decisione di donare gli organi e i tessuti rappresenta, oggi più che mai, un atto di grande generosità e solidarietà che permette di dare alle persone in lista di attesa la possibilità di guarire e tornare a vivere una vita normale».

Il rapporto tra donatori di organi e abitanti è in Toscana molto elevato: il che si traduce in opportunità di cura per i cittadini toscanI e anche per coloro che provengono da fuori regione, attraverso l’Organizzazione toscana trapianti.

Trapianti in Toscana: ecco i numeri

Ancora qualche numero. «La Toscana – ricorda l’assessore – registra nei primi tre mesi dell’anno 73 trapianti per milione di abitanti (la media nazionale è 55) e ben 400 sono le segnalazioni per donazione di tessuti che pongono anche in questo caso la Toscana al primo posto». Ma è comunque importante sensibilizzare i cittadini: donare vuol dire salvare una vita o consentire condizioni di vita migliori a chi è obbligato a terapie lunghe e dolorose. Un ruolo importante nel raggiungere questi risultati l’hanno avuto anche i coordinamenti di area vasta delle terapie intensive.

Come dare il consenso

Per diventare donatore basta scaricare e firmare il tesserino della campagna “Diamo il meglio di noi” dal sitowww.diamoilmegliodinoi.it. Sarà sufficiente compilarlo, firmarlo o tenerlo nel portafogli tra i documenti di identità. Questo gesto ha pieno validità di legge, in attesa poi di andare al Comune a rinnovare la carta di identità e registrare il proprio “sì”. Ci si può rivolgere anche all’ufficio preposto della Azienda sanitaria. Altrimenti può bastare la tessera Aido (l’associazione donatori di organi). Sempre meglio però avere una dichiarazione registrata nel sistema  informatico trapianti, a cui gli operatori possono accedere in ogni momento. La legge garantisce la libertà di scelta sulla donazione. E’ possibile dare il consenso o il diniego e modificare in qualunque momento la volontà espressa. Se uno non ha lasciato scritto niente e nel caso di morte cerebrale, che rispetto al coma è uno stato definitivo e irreversibile, il prelievo è consentito solo se i familiari non si oppongono. Ma ci sono anche organi che si possono donare anche da vivente a vivente. Come il rene, parte di fegato, polmone, pancreas, intestino e cellule staminali emopoietiche, cute, placenta e segmenti ossei. Donatore e ricevente rimangono sempre anonimi.

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