La Fnopi incontra il ministro della salute Roberto Speranza: massima attenzione alle istanze degli infermieri

Infermiere di famiglia, carenze, specializzazioni infermieristiche e conferma dei contenuti del Patto per la Salute che prevede un forte rilancio dell’assistenza sul territorio. Questi gli argomenti dell’incontro tra il ministro della Salute Roberto Speranza e la presidente e il portavoce della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), Barbara Mangiacavalli e Tonino Aceti. L’incontro è il primo in ordine temporale del neoministro con le professioni che operano nella sanità e Speranza ha prestato la massima attenzione alle istanze degli infermieri e confermato la massima volontà di avere un filo diretto e una collaborazione attiva con la Federazione. “Dobbiamo guardare solo al futuro dell’organizzazione e dell’assistenza, senza fare alcun passo indietro, riconoscendo le competenze che la professione infermieristica ha ormai acquisito da oltre 20 anni”, ha detto Barbara Mangiacavalli al ministro. Mangiacavalli ha sottolineato a Speranza che la Federazione in quanto Ente sussidiario dello Stato è disponibile a supportare le Istituzioni nelle decisioni da prendere e nelle scelte da operare, mettendo a disposizione tutto il know-how della professione infermieristica. Ampio spazio è stato dedicato al confronto sul rilancio delle cure territoriali, anche per quanto riguarda i servizi di emergenza-urgenza sui quali gli infermieri hanno le necessarie competenze e possono dare un contributo essenziale, garantendo anche una forte innovazione nel settore. “Bene il finanziamento a 3,5 miliardi in più per il fondo sanitario e infermieri pronti a sostenere il ministero nell’iter della prossima legge di Bilancio – ha detto Aceti al ministro -: si tratta di risorse fondamentali per realizzare la riforma da anni in pista con i Livelli essenziali di assistenza, ma che finora è rimasta al palo per mancanza di copertura economica sul decreto che riguarda le nuove tariffe per le prestazioni. Molti pazienti lo aspettano. E bene – ha concluso Aceti – la volontà di abolizione del superticket: riporta il Servizio sanitario nazionale a essere la prima scelta di cura e assistenza per i cittadini ed è una misura che sostiene maggiore accesso alle prestazioni e più tutela dei redditi delle famiglie”.

 

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