Liste di attesa troppo lunghe. Ministro Grillo, carenza infermieri è vera emergenza

Il rapporto ottimale con i medici a livello internazionale sarebbe di 1 a 3. In Toscana è di 1 a 6 per un totale di 2955 infermieri mancanti. Anche in Toscana c’è carenza di infermieri nel Servizio sanitario nazionale. Un problema che non è solo toscano ma che investe tutto il Paese tanto che il ministro della salute Giulia grillo, intervenendo qualche giorno fa ad Agorà sulla Rai, ha lanciato l’allarme: occorre assumere più professionisti infermieri per ridurre le liste di attesa.

«Riguardo il problema delle liste d’attesa – ha detto il ministro – molti cittadini mi chiedono di eliminare l’intramoenia per le visite mediche nel pubblico, perché sono arrabbiati con i medici che negli anni ne hanno fatto un uso sbagliato. I cittadini devono potersi fidare dei medici e del personale sanitario. È necessario, per il bene di tutti, ricostruire questo legame. Con il nostro nuovo piano nazionale di governo delle liste d’attesa la situazione migliorerà».

Al ministro ha risposto Francesco Lauri dell’Osservatorio nazionale sanità: «Dire che le liste d’attesa negli ospedali o più genericamente nella sanità pubblica sono troppo lunghe, e per questo i cittadini sono arrabbiati, è come scoprire l’acqua calda. Potremmo dire che si tratta di una malattia cronica del sistema sanitario nazionale, di cui il ministro Grillo, oltre che a prenderne coscienza, dovrebbe anche occuparsi fattivamente».

Una questione che è tornata di stretta attualità e che, se non risolta, rischia di far aumentare i problemi dei carichi di lavoro per medici ma soprattutto per gli infermieri sempre più costretti a sobbarcarsi il peso di carenze ormai storicizzate.

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