Meyer, la svolta: sarà anche Istituto di ricerca scientifica a valenza nazionale

Con questo percorso il Meyer potrà essere il primo Irccs pubblico della Regione Toscana

Una svolta epocale per il  Meyer e un passo in avanti nell’assistenza a bambini e adolescenti. Ieri la Regione Toscana ha avviato l’iter per il riconoscimento nazionale del Meyer come Irccs, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, predisponendo la documentazione da trasmettere al Ministero della salute. Questo, permetterà all’ospedale pediatrico fiorentino di allinearsi con le altre strutture di eccellenza presenti sul territorio nazionale. Come, ad esempio, il Bambin Gesù di Roma, il Burlo Garofalo di Trieste e il Gaslini di Genova. Soprattutto consentirà, d’intesa con l’Università degli Studi di Firenze, di compiere un salto di qualità sul fronte sempre più strategico della ricerca scientifica.

Giani: “Questo riconoscimento consentirà al Meyer anche di accedere a finanziamenti internazionali, attualmente preclusi”

“Il Meyer potrà fruire di finanziamenti statali, che andranno ad aggiungersi a quelli regionali, finalizzati esclusivamente allo svolgimento della ricerca, permettendo così un ulteriore sviluppo delle attività scientifiche a beneficio di tutto il sistema regionale – spiega il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. Questo riconoscimento consentirà al Meyer anche di accedere a finanziamenti internazionali, attualmente preclusi. Solo gli Irccs, per esempio, possono prendere parte ai bandi promossi da alcuni network europei e nazionali dedicati allo studio delle malattie rare. Inoltre, nell’ambito dei progetti di rete promossi dagli Irccs, è più semplice accedere ai finanziamenti ministeriali, destinati all’acquisto di grandi apparecchiature e infrastrutture tecnologicamente avanzate”.

Si apre anche la possibilità di chiamare ricercatori “puri”

“Anche sul fronte del reclutamento di personale, dedicato allo studio di nuove terapie, sono previste importanti opportunità” – aggiunge Giani. In qualità di Irccs il Meyer potrà, infatti, chiamare ricercatori “puri”, che andranno a costituire pool di professionisti impegnati in vari settori della ricerca. “Una prospettiva che consentirà al pediatrico fiorentino di attrarre sempre più talenti orientati a quelle attività di ricerca capaci di tradursi in benefici concreti sul piano sanitario” – conclude Giani.

Bezzini: “Con questo percorso il Meyer potrà essere il primo Irccs pubblico della Regione Toscana, un fatto estremamente importante”

“La prospettiva con cui il pediatrico fiorentino si appresta ad affrontare questo cambiamento è quella della rete – spiega l’assessore alla salute Simone Bezzini, che ha proposto la delibera sul via libera al riconoscimento, approvata nell’ultima seduta di Giunta -. Come Irccs, l’ospedale fiorentino avrà la possibilità di creare un network che valorizzi anche le potenzialità degli istituti di ricerca presenti sul territorio. Altrettanto promettente si appresta a essere anche la collaborazione con le Università, anche oltre i nostri confini regionali e nazionali.  Con questo percorso il Meyer potrà essere il primo Irccs pubblico della Regione Toscana, un fatto estremamente importante”.

Zanobini: “si creano le basi per un salto di qualità nella ricerca e si ampliano le opportunità di accesso a fondi per i nostri scienziati”

“Una svolta storica per il nostro ospedale pediatrico che, con l’avvio della procedura di riconoscimento nazionale da parte di Regione Toscana come istituto di ricerca, si metterà al passo degli altri due grandi centri pediatrici nazionali Bambin Gesù e Gaslini – ha dichiarato Alberto Zanobini, direttore generale dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze -. Creando così le basi per un salto di qualità nella ricerca e ampliando le opportunità di accesso a fondi per i nostri scienziati”.

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