Numero antiviolenza e stalking: la campagna registra oltre 6 milioni di visualizzazioni

Ha superato i 6 milioni di visualizzazioni il banner informativo della campagna sul numero gratuito antiviolenza e stalking (1522). La Regione Toscana lo ha rilanciato dal 15 al 29 aprile sui siti maggiormente consultati dal pubblico femminile, oltre che su quelli più generalisti di cronaca nazionale e locale. La decisione di varare una nuova campagna, in questo periodo di emergenza sanitaria, ha preso spunto dalla considerazione che l’isolamento domestico forzato poteva,in alcuni casi, aumentare il rischio di violenza e la solitudine delle donne. I clic da parte degli utenti sono stati quasi 16 mila. Da registrare anche la fruizione pressoché assoluta dei contenuti attraverso la app scaricata sul cellulare.

Il commento della vicepresidente Barni

«Sono numeri che fanno riflettere sulla portata del fenomeno – dice la vicepresidente della Regione Monica Barni –. Fin dall’inizio dell’emergenza abbiamo ritenuto di dover intensificare la campagna di informazione nei confronti delle vittime di violenza di genere e stalking. La rete dei centri antiviolenza della Regione Toscana ha garantito la continuità dell’assistenza attraverso una rete capillare di numeri di emergenza, che abbiamo diffuso dalla pagina del sito della Regione dedicata al tema». Oltre alla campagna sul web, la Regione ha promosso anche una campagna di informazione sulle principali televisioni e radio locali, che a sua volta ha ottenuto un ottimo riscontro. «Il numero antiviolenza 1522 – spiega la vicepresidente – che nelle prime due settimane di marzo aveva registrato un calo del 55 per cento delle richieste di aiuto, dal 1° al 18 aprile è stato contattato 1037 volte, a fronte di 397 chiamate nello stesso periodo del 2019. Ovviamente si tratta di dati nazionali. Inoltre è cresciuto notevolmente l’utilizzo della app 1522 (da 37 volte a gennaio a 253 nei primi 18 giorni di aprile) e a questo può avere contribuito anche la nostra campagna di comunicazione, che, utilizzando lo stesso messaggio della campagna condotta a livello nazionale dal Dipartimento per le pari opportunità, invitava le donne a utilizzare questo strumento meno “controllabile” da un eventuale partner violento. Non possiamo certo festeggiare per questi numeri che, anzi, confermano la necessità di interventi e rafforzano la nostra determinazione nella promozione della rete di sostegno alle donne vittime di violenza, che devono sentire la vicinanza delle istituzioni e trovare il coraggio di denunciare».

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