Nuovi posti letto covid a Lucca

Sopralluogo del presidente Giani al “Campo di Marte”

Altri posti letto Covid a Lucca in aggiunta a quelli già esistenti. Potranno essere realizzati fino a 150 posti letto nel padiglione “A” della Cittadella della Salute “Campo di Marte” e si andranno ad aggiungere ai circa 50 (di cui 12 di terapia intensiva-subintesiva) già pronti ad essere attivati in caso di necessità nei padiglioni  “C” ed “O”. E’ emerso dal sopralluogo effettuato a Lucca dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, accompagnato dagli assessori regionali Stefano Baccelli e  Monia Monni e dal direttore della protezione civile  regionale Giovanni Massini.

«Edifici dismessi come questo padiglione del Campo di Marte – ha detto il presidente Giani – si prestano ad essere utilizzati per far fronte alla pandemia molto meglio degli ospedali da campo o di  strutture da realizzare ex novo. Grazie alla protezione civile per aver individuato in tutta la Regione, in questo caso insieme all’Asl, queste strutture in cui ricavare nuovi posti letto. Entro dicembre-gennaio vogliamo che ci siano a disposizione spazi in cui ci siano i muri, come qui a Lucca, e solo come extrema ratio utilizzeremo tende o tensostrutture. L’obiettivo è quello di realizzare complessivamente 1.500 posti letto aggiuntivi per l’emergenza COVID distribuiti nei territori delle tre Asl toscane».

Giani ha parlato anche del personale necessario per attivare i nuovi posti letto. «In queste settimane ho dato indicazione ai nostri dirigenti di attivare le procedure più rapide per assumere nuovi operatori – ha spiegato -. Negli ultimi 6 mesi per la sanità toscana ne abbiamo assunti, tramite Estar, ben 5 mila a tempo indeterminato (anche se alcuni come trasformazione da tempo determinato), tutti con selezioni autorizzate dal governo nazionale. Sappiamo infatti che puntare sulle risorse umane significa motivare anche chi in questi mesi ha dato tutto se stesso per fronteggiare l’emergenza. Siamo quindi la regione italiana che in questo periodo ha acquisito più personale ma assumeremo ancora».

Per le cliniche private il presidente della Regione Toscana pensa che possano occuparsi delle attività ordinarie, in modo da liberare spazi per i ricoveri Covid negli ospedali pubblici. «Oggi ci sono notizie incoraggianti sull’arrivo del vaccino anti-Covid – dice Giani -, ma prima di arrivare a questo, presumibilmente nei primi mesi del 2021, dobbiamo fronteggiare la situazione attuale. Quindi, se i dati lo richiedono, è giusto che ci siano le restrizioni previste in questa fascia intermedia arancione».

«Nei nostri ospedali – ha detto il direttore dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maria Letizia Casani – abbiamo ancora alcuni margini, ma la situazione è sicuramente delicata perché i positivi stanno aumentando in maniera importante. Il piano aziendale per far fronte pandemia prevede alcuni step. Adesso stiamo incrementando tutti i posti letto Covid disponibili negli ospedali della rete aziendale (intanto ne abbiamo previsti circa 70 in più). Lo step successivo sarà la riduzione dell’attività chirurgica, in maniera da aprire ulteriori posti letto che garantiscano la presa in carico della patologia Covid che sta aumentando. In questo senso – ha proseguito – sicuramente verranno sempre e comunque garantiti gli interventi urgenti e quelli legati alle patologie oncologiche. Con i nostri professionisti stiamo però cercando di capire cosa è possibile mantenere, nei vari ospedali, dell’attività programmata no Covid. La rimodulazione dei servizi è una necessità, considerata anche la difficoltà che abbiamo in questo momento (ed è un problema che non riguarda solo la nostra Azienda) a reperire il personale medico ed infermieristico di cui avremmo bisogno».

“Sui nuovi posti letto a Campo di Marte – ha aggiunto la dottoressa Casani – il nostro ufficio tecnico sta già lavorando per il riutilizzo del padiglione A, che deve essere risistemato ed adeguato, anche con interventi di un certo rilievo. I 150 posti letto potranno essere ricavati al piano terzo e al piano quarto dell’edificio. Da evidenziare poi che abbiamo un serbatoio di posti letto, una cinquantina, che avevamo preparato e in parte anche utilizzato già a marzo-aprile e che possono essere rimessi in funzione in qualsiasi momento in caso di necessità, appena reperito il personale necessario”.

 

 

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