“Sognare aiuta a guarire”: presentato a Pistoia il libro sulla pandemia

All’evento ha partecipato anche l’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia

Il diario di una persona che ha lottato contro il Covid diventa un libro che approfondisce l’impatto della pandemia su pazienti e professionisti sanitari. Il volume “Sognare aiuta a guarire. Sogni, favole, realtà i multiformi volti dell’umano” di Luciano Gamba è stato presentato nei giorni scorsi a Pistoia, all’Auditorium Tiziano Terzani della Biblioteca San Giorgio. L’evento è stato anche un’occasione formativa, perché all’appuntamento gratuito erano collegati 4 crediti Ecm per infermieri e infermieri pediatrici.

A aprire e coordinare il confronto, Anna Maria Celesti, presidente SdS Pistoiese. A seguire “I cavalieri del Covid: personaggi che raccontano la loro esperienza professionale durante la pandemia. Cosa ha significato, cosa significherà?”. Ospiti: Francesco Branchetti, coordinatore infermieristico di area medica del San Jacopo di Pistoia; Sandra Palandri amministratore unico Far.Com, al tempo presidente di Federfarma Pistoia, Alice Grieco e Natascia Luzzi infermiere ospedaliera e del territorio, Leandro Barontini e Paola David rispettivamente medico ospedaliero e del territorio, Riccardo Fantacci coordinatore dei servizi alla Misericordia di Pistoia.

Il libro racconta la toccante esperienza di un uomo che si è letteralmente trovato a re-imparare tutto, come un bambino. Oltre a essere il diario dell’ex paziente Covid Luciano Gamba, il volume raccoglie l’esperienza del medico di pronto soccorso Andrea Bellone e offre punti di vista diversi, con i contributi di Augusto Iossa Fasano, psichiatra e psicanalista, e Alessandra Chirimischi giornalista di ambito socio-sanitario.

«La pandemia ha lasciato cicatrici sui pazienti, sulle loro famiglie ma anche sul personale sanitario – ha commentato David Nucci, presidente di Opi Firenze Pistoia -. Ecco perché è importante elaborare delle riflessioni su questo tema, come hanno fatto le due infermiere Alice Grieco e Natascia Luzzi che, durante l’iniziativa, hanno portato le testimonianze sulla loro esperienza diretta. Interessanti anche gli spunti costruttivi che sono emersi durante la mattinata di lavori: un fatto sintomatico di quanto si possa sempre costruire qualcosa di positivo anche partendo da situazioni estremamente difficili come quella del Covid».

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