Ddl concretezza: abusi e malcostume, si serrano le maglie

Sistemi di videosorveglianza e impronte digitali contro i “furbetti del cartellino”. Sono tra le misure più significative contenute nel decreto legislativo ‘Concretezza nella Pubblica Amministrazione’ per contrastare il fenomeno dell’assenteismo sui luoghi di lavoro. Il ddl è entrato in vigore il 7 luglio dopo il via libera ottenuto in Senato con 135 sì, 104 no e tre astenuti.

Tra le novità più rilevanti introdotte dal documento, l’articolo 1 che istituisce all’interno del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri il Nucleo delle azioni concrete di miglioramento dell’efficienza amministrativa, il “Nucleo della Concretezza”. Annualmente verrà approvato il Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni “afferente alle azioni da effettuare nelle regioni, negli enti strumentali regionali, negli enti del Servizio sanitario regionale e negli enti locali”. Il Nucleo della Concretezza effettuerà sopralluoghi e visite finalizzati a rilevare lo stato di attuazione delle disposizioni, nonché le modalità di organizzazione e di gestione dell’attività amministrativa alla luce dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità, proponendo eventuali misure correttive.

L’articolo 2 prevede “Misure per il contrasto all’assenteismo” grazie all’introduzione di sistemi di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza degli accessi, in sostituzione dei diversi sistemi di rilevazione automatica, attualmente in uso. I dirigenti delle pubbliche amministrazioni dovranno adeguare la propria prestazione lavorativa nella sede di lavoro alle esigenze dell’organizzazione e dell’incarico dirigenziale svolto, nonché a quelle connesse con la corretta gestione e il necessario coordinamento delle risorse umane.

Il decreto prevede anche misure per accelerare le assunzioni mirate e il ricambio generazionale nella pubblica amministrazione (art.3). Le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie e gli enti pubblici non economici, possono procedere, a decorrere dall’anno 2019, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 100% di quella relativa al personale di ruolo.

L’articolo 4 prevede, infine, le “Disposizioni per la mobilità tra il settore del lavoro pubblico e quello privato” mentre l’articolo 5 “Disposizioni in materia di buoni pasto”: le aziende che emettono buoni pasto dovranno garantire la liquidità dei ticket obbligatoriamente mediante una garanzia fideiussoria.

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