Lotta al Coronavirus: il punto delle Aziende Usl Toscana Centro e USL Toscana Nord ovest su nuovi servizi e donazioni in campo

Ospedali di Livorno, Versilia e Lucca: numero telefonico dedicato ai familiari dei pazienti ricoverati

All’ospedale di Livorno e Lucca è attivo il servizio telefonico rivolto ai familiari dei pazienti ricoverati per Covid-19, utile a fornire loro informazioni sulle condizioni di salute della persona ospedalizzata e come supporto psicologico. Tale servizio è svolto dalle psicologhe dell’ospedale e vi si accede chiamando per Lucca il numero 0583.449687, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, e per Livorno il numero 0583.970152 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18. Durante il resto della giornata e nei giorni di sabato e di domenica le psicologhe rimangono in continuo contatto con lo staff medico del reparto e se ci sono aggiornamenti i familiari vengono immediatamente chiamati. L’invito ai familiari è alla massima responsabilità, limitando le chiamate a quelle necessarie, per consentire a tutti di fruire del servizio e soprattutto di non accedere all’ospedale e di rimanere a casa. L’Azienda USL Toscana nord ovest ha anche attivato il servizio di assistenza psicologica telefonica diretto a tutto il personale sanitario impegnato in prima fila nell’emergenza Coronavirus.

All’Ospedale Versilia è attivo un servizio telefonico per consulenze psicologiche rivolto ai familiari dei pazienti ricoverati e risultati positivi al Covid-19 e alle persone già in carico alla psicologia ospedaliera.

Le telefonate al numero 0584.6057308 sono accolte da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 11 e dalle 12 alle 14. Se il numero fosse occupato o momentaneamente indisponibile, si può inviare una e-mail all’indirizzo: saverio.provenzale@uslnordovest.toscana.it e il servizio ricontatterà il richiedente appena possibile. Le informazioni sulle condizioni mediche dei pazienti sono fornite direttamente dai medici dei reparti che richiamano ogni familiare.

Emergenza Coronavirus: prosegue la generosità dalla Valle del Serchio

Sono già 6 i pazienti ortopedici, negativi al Coronavirus, operati al San Camillo di Forte dei Marmi.  Grazie alla già sperimentata collaborazione fra la ASL e la Casa di cura versiliese, oltre agli interventi programmati è ora possibile intervenire anche sulla traumatologia. Ciò ha permesso di liberare alcune sale operatorie dell’ospedale per dedicarle alle urgenze o ai pazienti positivi o, trasformarle in terapia intensiva per coloro che versano in grave difficoltà.

In provincia di Lucca non manca la generosità nella lotta al Coronavirus. Il direttore degli ospedali dell’ambito territoriale di Lucca Michela Maielli ha ringraziato la cittadinanza della Valle del Serchio per tutto ciò che ha fatto per il pronto soccorso dell’ospedale di Castelnuovo Garfagnana, diretto dalla dottoressa Piera Banti. La famiglia Bertolani e la ditta Antica Valserchio srl hanno donato un ecografo già funzionante all’interno della struttura, strumento che permette di approfondire le diagnosi contro il Coronavirus. La Cooperativa apuana marmi Vagli ha donato al pronto soccorso quattro monitor e cinque sedie a rotelle. 53mila euro sono stati raggiunti con la raccolta fondi promossa da Nicole Bosi Picchiotti a favore del pronto soccorso dell’ospedale “Santa Croce” di Castelnuovo Garfagnana, con i quali sono già stati acquistati dispositivi di protezione individuale (mascherine, tute, camici monouso) e dieci barelle. Altri 10mila euro sono stati donati dagli operai della cartiera di Castelnuovo Garfagnana, attingendo dal fondo cassa dipendenti, per l’acquisto di attrezzature sanitarie e dispositivi di protezione individuale. E ancora, Kedrion Biopharm, Fratelli Puppa, Amos Papi, Edilgarden, Multicom, Brugi Store, l’odontoiatra Elisa Zampollo hanno donato tute protettive, visiere, mascherine FFP2, FFP3, occhiali protettivi e guanti in lattice. Negozianti hanno donato torte dolci e salate per supportare i sanitari nelle brevi pause durante i turni pesanti in ospedale. È grazie all’associazione Alice Benvenuti onlus che da pochi giorni è arrivato nel reparto di Pediatria dell’ospedale San Luca di Lucca un monitor multifunzione (monitor G30E) provvisto di rilevatori adattati all’età pediatrica: un saturimetro applicabile al dito, un elettrocardiografo a tre tracce, un misuratore della pressione in automatico con bracciale di dimensioni pediatriche. Il monitor è dotato di allarmi programmabili e collegabile a una stampante.

Luca Menesini, Sindaco di Capannori, ha consegnato 6 tablet direttamente alla Terapia Intensiva dell’ospedale di Lucca: sono già utilizzati dagli operatori sanitari per mettere in contatto i pazienti affetti da Covid-19 con i familiari; ricordiamo che la videochiamata è l’unica modalità di contatto tra il paziente ricoverato per Coronavirus e i suoi familiari.

Sempre nell’ambito dell’Azienda USL Toscana nord ovest, il gruppo Armani ha donato 200mila euro da destinare all’acquisto di attrezzature e dispositivi per il personale dell’ospedale Versilia.

Un gesto di solidarietà e vicinanza arriva anche da parte del comitato per le professioni ordinistiche della provincia di Lucca che riunisce 13 diversi ordini professionali. Il comitato ha deciso di donare dispositivi di protezione individuale (mascherine) a sostegno del sistema sanitario provinciale. I dispositivi sono stati consegnati nei giorni scorsi al personale medico dell’ospedale San Luca di Lucca dal presidente dell’Ordine dei farmacisti, Salvatore Ingrosso, in rappresentanza dell’associazione.  L’Associazione Città delle Donne ha devoluto parte del loro fondo all’Ospedale San Luca, ai Donatori di Sangue Fratres Montecarlo per la donazione di 20 litri di gel disinfettante e ai volontari dell’Anpana Lucca per generi di conforto donati ai medici, infermieri e operatori sanitari al fine di supportarli nel loro operato.
Nell’ambito territoriale di Massa Carrara,  il Rotary club “Carrara e Massa” dopo l’acquisto di mille mascherine FFP2 continua a dare il proprio contributo all’emergenza. Prevede la consegna di un ecografo polmonare per fare diagnosi immediate.
Gli avvocati della provincia di Massa e Carrara si sono attivati con diverse iniziative che hanno permesso di stanziare nell’immediato una prima somma in favore dell’ospedale Apuane che sarà investita in materiale sanitario. La Camera civile ha a sua volta donato al reparto di Rianimazione dell’ospedale Apuane una fornitura di mascherine chirurgiche.
L’Istituto Alberghiero “G. Minuto” di Marina di Massa che ha raccolto e donato 8.490 euro. Inoltre sono state consegnati nella giornata di ieri all’ospedale Apuane 500 camici monouso e 350 uova di Pasqua, ancora doni frutto della raccolta fondi della Fondazione marmo.

Continuano le donazioni all’ospedale Lotti di Pontedera. Dal 28 al 31 marzo sono stati diversi i donatori che hanno portato il loro contributo. Tra loro anche l’Unione Comuni Valdera e l’azienda L’Erbolario che ha avviato una produzione di gel igienizzanti per donarli a ospedali, protezione civile, Croce rossa, ospedali tra cui anche il Lotti. La Amedei Tuscany de La Rotta (Pontedera) ha donato confezioni del loro cioccolato agli operatori della terapia intensiva. Si ricorda che l’Asl ha attivato un conto corrente dedicato. Chi volesse contribuire facendo una donazione a favore degli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, può farlo con un versamento tramite bonifico bancario intestandolo a “Azienda USL Toscana nord ovest” sul conto Banco BPM con IBAN: IT63-N-05034-14011-000000010002, indicando nella causale “Emergenza Coronavirus”. È possibile indicare anche la destinazione preferita.

Coronavirus: in Toscana ricette elettroniche via SMS anche dagli specialisti ospedalieri

Dopo averle attivate presso i medici e i pediatri di famiglia, la Regione Toscana ha esteso anche ai medici specialisti la possibilità di inviare ai pazienti le ricette via SMS, senza che questi si muovano da casa. «È una iniziativa – ricorda l’assessore regionale al diritto alla salute, Stefania Saccardi- che abbiamo già attivato, primi in Italia, per tutti i medici di medicina generale e per i pediatri di famiglia. E sono già oltre 304.000 le ricette che ad oggi sono state spedite via SMS. Anche su segnalazione di alcuni utenti, impossibilitati a muoversi, in seguito al Decreto #ioRestoaCasa ed ai recenti aggiornamenti ulteriormente restrittivi, abbiam o verificato la possibilità tecnica di attivare un’analoga iniziativa per chi si rivolge agli specialisti, ed a tempo di record abbiamo reso disponibile questa funzione». L’obiettivo è quello di limitare al massimo gli spostamenti della popolazione, ma di agevolare anche coloro che hanno la necessità di mantenere il contatto con il proprio specialista e quindi di aggiornare le eventuali terapie in atto. Si tratta di un servizio di cui possono usufruire tutti i pazienti toscani. Il cittadino, una volta ottenuto sul suo cellulare il codice NRE della Nuova ricetta elettronica, potrà recarsi in farmacia munito della tessera sanitaria. Lì verrà stampato il promemoria, necessario tanto per l’erogazione dei farmaci, quanto per l’assolvimento degli adempimenti amministrativi come l’apposizione delle fustelle. «Approfitto per ricordare – continua l’assessore Stefania Saccardi – che la ricetta elettronica l’abbiamo resa disponibile fin dal giugno 2019, in modalità alternativa al promemoria cartaceo, anche all’interno del Fascicolo sanitario elettronico, come pure tutti i referti, i materiali relativi ai ricoveri, alle esenzioni, alle vaccinazioni e altro.. Si tratta di una ulteriore modalità elettronica accessibile a tutti, per fruire di servizi san itari digitali, senza muoversi da casa, utilizzando la App Smart SST per tablet e smartphone, oppure collegandosi all’indirizzo http://fascicolosanitario.regione.toscana.it». A partire da oggi, 2 aprile, il servizio SMS viene esteso anche ai farmaci in distribuzione per conto (la cosiddetta DPC- ad esempio le eparine), anche per i farmaci che richiedono un piano terapeutico e alle bombole di ossigeno.

Usl Toscana Centro: continuano gli interventi urgenti e anche la solidarietà

In questi giorni è arrivata agli ospedali di Santa Maria Annunziata e San Giovanni di Dio la barella di bio contenimento. Permetterà un trasporto in sicurezza del paziente Covid-19 positivo all’interno dell’ospedale e un miglioramento dell’efficacia dei percorsi dedicati al paziente con infezione. Si tratta di un’unità mobile di piccole dimensioni utilizzabile per l’isolamento e il trasferimento in sicurezza di pazienti affetti da malattie infettive. Può essere impiegata unitamente a strumenti di rilevazione dei parametri vitali così che, durante la movimentazione, il paziente possa essere costantemente monitorato. L’ambiente interno alla barella è a pressione negativa e un sistema di filtri garantisce che l’aria in ingresso e in uscita sia sempre pulita e priva di agenti contaminanti. Previene la diffusione di agenti patogeni e riduce la possibilità di contagio del personale sanitario.

La solidarietà corre anche nell’area dell’Azienda Usl Toscana Centro. Una cittadina residente a Scandicci è riuscita in poco tempo ad organizzarsi facendo tutti i passaggi necessari e ha donato al reparto di terapia intensiva del San Giovanni di Dio 5 ventilatori polmonari carrellati, 50 circuiti pazienti e 50 maschere che saranno utilizzati nelle attività di contrasto al Covid-19.

Per contribuire attivamente al contrasto dell’emergenza sanitaria Covid-19, per l’ospedale San Giovanni di Dio sono attive anche le raccolte fondi “Io dono, tu doni, noi vinciamo”, promossa dal Comune di Scandicci, dalle associazioni del Social Party cittadino ed attuata attraverso l’associazione La Melagrana. Tutti possono donare tramite bonifico all’Iban IT17Z0867338080023000234372, intestato a La Melagrana Associazione di promozione sociale Aps, causale “Emergenza Covid-19”. Altra raccolta fondi per il San Giovanni di Dio quella promossa dal Comune di Lastra a Signa in collaborazione all’associazionismo locale per aiutare medici e infermieri di Torregalli, ospedale di riferimento per il territorio di Lastra a Signa (Iban IT18P0832537922000000061152 intestato a Fondazione Misericordia di Lastra a Signa causale “emergenza Covid-19”).

Non si ferma l’attività chirurgica nell’Azienda USL Toscana centro e tutti gli interventi urgenti e prioritari per i pazienti di Pistoia, Prato e anche Pescia continuano ad essere garantiti. Gli interventi vengono svolti sia presso i presidi ospedalieri sia in service a Villa Fiorita, la casa di cura accreditata con la quale l’Azienda Sanitaria ha già in essere un rapporto di collaborazione per il centro di radioterapia e per i ricoveri di area medica. Un’organizzazione che ha consentito da un lato di dedicare le sale operatorie, principalmente del Santo Stefano e del San Jacopo alla cura dei pazienti affetti da Covid19, e dall’altro di continuare ad operare i pazienti per le patologie  urgenti.

Inoltre, persone con disabilità motoria, assistite in famiglia ma stabili dal punto di vista clinico con l’unico genitore ricoverato per Covid-19 e quindi, in quanto contatto stretto, con necessità di rimanere in quarantena. Per loro perché non rimangano sole, è pensato il servizio di accoglienza presso Villa Il Sorriso ovvero il Centro residenziale di riabilitazione intensiva per pazienti con sclerosi multipla e lesioni midollari nel presidio San Felice a Ema della Ausl Toscana centro. La struttura in questi giorni di emergenza sanitaria ha sospeso l’attività di residenzialità. La proposta è arrivata dalla Società della Salute di Firenze che è stata a sua volta sollecitata dalla Consulta comunale degli invalidi ed handicappati. Contattato il Centro San Felice a Ema, la proposta della Società della Salute di Firenze è stata subito accolta dalla direttrice Antonietta Marseglia, e si è concretizzata in un servizio che sarà attivo già dai prossimi giorni.

«È un progetto pensato per i ragazzi disabili affinchè non restino soli – afferma l’assessore a Welfare e Sanità del Comune e presidente della Società della Salute Andrea Vannucci -. Tutto è partito da una richiesta della Consulta dei disabili cittadina. Il progetto è stato realizzato attraverso il sostegno dell’Ausl Toscana Centro e della Società della Salute. Grazie a Villa Il Sorriso i disabili che hanno i genitori malati di Coronavirus possono trascorrere il periodo di quarantena in un luogo sicuro e adeguato alle loro esigenze, dove non saranno soli». A Villa Il Sorriso sono disponibili 5 camere singole che potrebbero diventare luogo di accoglienza fino a 10 persone con disabilità motoria. Se necessario, le camere potranno accogliere anche due persone. Il servizio sarà garantito da operatori sanitari Oss che svolgono normalmente assistenza a pazienti per la riabilitazione.

 

 

 

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