“Manifesto interreligioso dei diritti nei percorsi di fine vita”

a cura del Comitato etico di OPI Firenze-Pistoia

Il Manifesto interreligioso dei diritti nei percorsi di fine vita è un documento che nasce dal dialogo costante tra confessioni religiosi e dal riconoscimento di definire i diritti connessi al rispetto della dignità alla fine della vita. Da un punto di vista etico, questo manifesto evidenzia la possibilità di individuare, tra confessioni religiose, un terreno comune, articolato in nove punti e altrettanti diritti.

Particolarmente rilevante è il riconoscimento del diritto di ciascuno e ciascuna di disporre del tempo di vita rimasto, per poterlo vivere nel modo più consapevole possibile (venendo quindi informati sulla patologia e sul percorso di cura) e per gestire la propria vita “qualitativamente soddisfacente”. È particolarmente importante il riferimento alla dimensione della “qualità” piuttosto che della “quantità” di vita, in modo consonante allo spirito deontologico delle professioni infermieristiche.

Ma è importante anche sottolineare che, accanto ai diritti più legati all’assistenza religiosa, al sostegno spirituale e al rispetto della libertà religiosa, compaiono significativi riferimenti alla sfera culturale e all’importanza di ricevere l’assistenza di un mediatore interculturale. In un’epoca segnata da profondo pluralismo, è indispensabile ripensare la bioetica in termini sempre più improntati al confronto tra culture diverse.

Infine, viene riconosciuto il diritto al rispetto delle pratiche che precedono e seguono la morte della persona, un tema che è sicuramente centrale sia per gli aspetti etici sia per le ricadute concrete in termini dell’organizzazione dell’assistenza.

L’ultimo punto sembra decisivo nell’ottica di una valutazione bioetica del documento. Esso, infatti, richiama al “rispetto reciproco”, un diritto che sicuramente travalica la sfera religiosa e ci riconnette in quanto esseri umani, al di là del credo di ciascuno e di ciascuna e delle convinzioni personali nella sfera spirituale.

Il Manifesto, in sostanza, riprende e rafforza alcuni diritti già riconosciuti dalle carte internazionali e sprona a renderli concreti nelle pratiche di cura, anche formando gli operatori, un dovere in capo a ogni istituzione sanitaria e assistenziale.

MANIFESTO INTERRELIGIOSO [PDF]

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